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Escursionismo USCITE 2025

PROGRAMMA USCITE ESCURSIONISMO E TUTELA AMBIENTE MONTANO 2025
VENERDI’ 7 MARZO ORE 21:00
PRESENTAZIONE PROGRAMMA 2025
clicca sul link ! tam escursionismo 2025
GRUPPO B
Be prepared
be protective
be fast
8 GIUGNO – GRUPPO DI ESCURSIONISMO -GRUPPO B- PUNTA PALASINAZ 2782m
PARTENZA: Estoul – DISLIVELLO: 958m – DIFFICOLTÀ: E – TEMPO salita: 2:00h
La Montagna e l’Uomo.
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6 LUGLIO – GRUPPO DI ESCURSIONISMO GRUPPO B – UJA DI MONDRONE 2964m
PARTENZA: Molera – DISLIVELLO: 1520m – DIFFICOLTÀ: EE – TEMPO salita: 3:30h
Alla ricerca delle tracce del ghiacciaio estinto.
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20 LUGLIO – GRUPPO DI ESCURSIONISMO GRUPPO B – PUNTA RAMIERE 3300m da Valle Argentera
PARTENZA: Sause di Cesana – DISLIVELLO: 1400m – DIFFICOLTÀ: EE – TEMPO salita: 4:00h
La flora di Alta Montagna.
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7 SETTEMBRE – ESCURSIONE L.P.V. – GRUPPO DI ESCURSIONISMO
A CURA DEL C.A.I. IVREA
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21 SETTEMBRE – GRUPPO DI ESCURSIONISMO GRUPPO B
GIRO DEL VISO da Pian del RE
PARTENZA: Pian del Re – DISLIVELLO: 2400m – DIFFICOLTÀ: EE
NON STOP: NON È PREVISTO ALCUN PERNOTTAMENTO
Camminare per conoscere
Camminare. Prendere un sentiero, staccarsi dalla città e dal rumore, entrare nel silenzio. Camminare per osservare, per guardare la natura: un libro ancora oggi ricco di valori e profondi significati. Camminare adagio, per capire e conoscere meglio la “cultura del territorio”: baite e alpeggi svelano un mondo contadino e alpigiano che a fatica resiste alla modernità dell’oggi.
Per camminare il Club Alpino Italiano, a stretto contatto con le comunità montane, impegna uomini e risorse nella manutenzione dei sentieri, nella riscoperta e valorizzazione di percorsi escursionistici di grande respiro. Un esempio per tutti: la realizzazione del “Sentiero Italia”. Un itinerario lungo 6.000 chilometri che da Reggio Calabria arriva fino a Trieste passando anche per la Sardegna e la Sicilia.
Andare in montagna
Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso
l’ambiente in cui si svolgono le uscite. La montagna, i rifugi, i mezzi di trasporto non sono adatti agli schiamazzi. La necessità di tenere pulita la montagna deve indurre tutti a evitare la dispersione dei rifiuti in prati, boschi, ghiaioni, sentieri, ecc.; ognuno dia il proprio contributo riportando a valle ciò che danneggerebbe l’ambiente. Fiori, piante e funghi devono essere lasciati al loro posto. Chi partecipa alle escursioni deve attenersi alle disposizioni e ai consigli degli accompagnatori dell’AG. Nessuno deve lasciare la comitiva se non autorizzato per validi motivi.
Alimentazione
Prima della partenza per un’escursione è bene fare una colazione leggera e ricca di zuccheri, che si trasformeranno quasi immediatamente in energia. Alla prima sosta è utile bere un po’ di the leggero e zuccherato, mangiare un po’ di cioccolata o frutta secca. A mezzogiorno va bene un frutto, pane con prosciutto crudo o cotto o formaggio.
Non vanno bene i sacchetti di patatine e le merendine troppo elaborate. Sono da evitare le bibite gassate.
Come vestirsi
Gli indumenti devono essere caldi, leggeri e comodi per non intralciare i movimenti, devono consentire la traspirazione e quelli
intimi l’assorbimento del sudore. Meglio più capi leggeri che uno pesante!
Bisogna regolarsi in modo da non raffreddarsi senza però arrivare al punto di surriscaldarsi.
Hanno molta importanza i fattori stagionali e ambientali, non sempre prevedibili… quindi è indispensabile un ricambio completo di abiti da
tenere in auto o in pullman.
Come equipaggiarsi
Calzature
Vanno bene scarponi, pedule (non quelle che si inzuppano!) purché non abbiano la suola liscia e quindi scivolosa, ottime le suole a carrarmato. Le scarpe da ginnastica sono sconsigliabili (possono servire come ricambio e da riposo) perché non
proteggono la caviglia. Se si incontra del bagnato o della neve sono un disastro!
Calzettoni
Sono consigliabili quelli in misto lana, pesanti, magari da indossare sopra a dei calzini leggeri di cotone; poco raccomandabili quelli
in fibra sintetica in quanto irritano il piede.
Lo zaino
Questo indispensabile accessorio non è sostituibile con le poco pratiche borse, sacche e simili in quanto queste recano intralcio, impegnano le mani, sbilanciano. Chi non possiede un vero e proprio sacco da montagna, nelle escursioni di un giorno, può utilizzare gli zainetti usati
per andare a scuola.
Per escursioni di più giorni, o che prevedono bivacchi in tenda, occorre uno zaino adatto e sufficientemente capace che tenga conto delle
caratteristiche fisiche di chi lo utilizzerà.
Nello zaino non deve mai mancare: giacca a vento o k-way; mantella impermeabile; guanti e berretta di lana; maglione o pile; borraccia;
alimenti sufficienti al fabbisogno previsto; coltellino; bussola; carta geografica; descrizione del percorso; tessera Cai; cerotto; fischietto.
Quanto elencato può considerarsi l’equipaggiamento base, che sarà integrato dagli elementi specifici necessari a intraprendere le varie attività.
Equipaggiamento
Per compiere un’escursione di una giornata in bassa quota è più che sufficiente l’equipaggiamento base, ed è opportuno non appesantire lo
zaino con materiale superfluo o in quantità eccessiva. Dovendo affrontare un’uscita in alta montagna di due o più giorni, con pernottamento in rifugio custodito, è necessario completare l’equipaggiamento base con:
Un ricambio completo di indumenti pesanti (da indossare in rifugio), una lampada frontale e l’occorrente per l’igiene personale. Se il rifugio non è custodito bisogna aggiungere il sacco a pelo, le stoviglie e dei fiammiferi.
Se nell’itinerario prescelto sono comprese delle vie attrezzate è indispensabile portare il casco da roccia, l’imbracatura, cordini e
moschettoni. In caso si incontri neve e ghiaccio occorre la picozza, i ramponi e le ghette.
Dovendo affrontare un trekking che preveda il pernottamento in tenda, oltre all’equipaggiamento base, è indispensabile avere con se: Ovviamente la tenda, il sacco a pelo, il materassino isolante, un ricambio completo degli indumenti, l’occorrente per l’igiene personale, fiammiferi e stoviglie.
Quando si va in montagna d’inverno l’equipaggiamento di base dovrà essere integrato da:
Passamontagna e occhiali protettivi, in questa disciplina rivestono particolare importanza la calzamaglia di lana o seta senza piede, pantaloni possibilmente in tessuto elasticizzato idrorepellente (tipo salopette) per la protezione dello stomaco e delle reni, non troppo imbottiti, una casacca in tessuto, che permetta la traspirazione, non pesante possibilmente con capaci tasche e che consenta ampia libertà ai movimenti delle braccia. Inoltre è opportuno avere un k-way leggero antivento da indossare solo in caso di tormenta e, naturalmente, i guanti.